NAF S III AGGREDISCE GLI INCENDI, NON L’AMBIENTE

Il NAF S III, composto da una miscela di idrocarbuti alogenati (HCFC), non contiene bromo, il principale responsabile dell’assottigliamento dello strato di ozono.
Cloro e fluoro sono stati parzialmente sostituiti da idrogeno, permettendo al prodotto di degradarsi naturalmente negli strati inferiori dell’atmosfera.
In questo modo l’impatto globale ambientale del NAF S III è estremamente basso.
Inoltre è l’unico estinguente che, grazie ad uno speciale additivo detossificante, riduce drasticamente la quantità dei residui tossici che qualsiasi estinguente produce a contatto con le fiamme.

CARATTERISTICHE
Il NAF S III è un gas incolore, inodore, con ottime caratteristiche dielettriche e con densità circa 5 volte maggiore dell'aria.
Adeguatamente compresso oltre la curva di liquefazione (ad es.15 bar a 21°C) può essere conservato e trasportato liquido.
A pressione atmosferica bolle a -57,75°C.
Il punto critico, oltre il quale il NAF S III non può più essere liquefatto è a 67°C e 39,6 bar.
Pressurizzato con azoto (a 25,8 o 42,4 bar a 21°C) durante l'erogazione si diffonde rapidamente nell'aria e forma con questa una miscela omogenea.

CONCENTRAZIONE E UTILIZZO
Il NAF S III è utilizzato generalmente in concentrazioni comprese tra l’ 8% e il 10%. Solo per particolari prodotti chimici e per l'inertizzazione si può superare il 10% in volume.

LIMITI DI ESPOSIZIONE
La normativa più utilizzata (N.F.P.A. National Fire Protection Association) consiglia i seguenti limiti di esposizione per le persone: concentrazioni fino al 8% 15 minuti concentrazioni tra 8 e 10% 1 minuto concentrazioni tra 10 e 15% 30 secondi

UTILIZZAZIONE
Il NAF S III non lascia residui, non danneggia e non corrode il materiale protetto, è particolarmente indicato per incendi di superficie e spegne istantaneamente.
Per incendi in profondità l'effetto del gas è di eliminare le fiamme permettendo un intervento manuale.
Il NAF S III è pertanto consigliabile per la protezione di:
- centri di calcolo (CED)
- centrali telefoniche
- trasformatori e quadri
- biblioteche
- laboratori
- macchinari tessili
- macchinari da stampa
- depositi di combustibili
- cabine di verniciatura
- cabine di essiccazione
- navi


RIVELAZIONE
Un adeguato sistema di rivelazione che non lasci all'incendio il tempo di distruggere i beni protetti è l'interfaccia logica di un impianto di spegnimento tempestivo ed efficace come quello da NAF S III.
I rivelatori segnalano ogni incendio sin dalla fase iniziale. la centrale di rivelazione verifica con continuità l'affidabilità del segnale e delle linee; comanda allarmi, dispositivi di chiusura porte, di arresto di ventilazione ed impianti di spegnimento.

 

 

 

 

 

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